Le scuole secondarie alla scoperta della montagna e degli sport invernali
Amicizia, legame che ha sicuramente reso indimenticabile il viaggio a tutti i
partecipanti
Sorrisi, quelli che ci hanno accompagnato durante tutta la vacanza e rallegrato le
giornate
Impegno, quello dei ragazzi in ogni attività proposta
Ascolto, elemento essenziale, che ci ha permesso un soggiorno piacevole, senza
intoppi
Gentilezza, il complimento che ripetutamente ci siamo sentiti dire dal personale di
ogni luogo che abbiamo visitato
Organizzazione, la più difficile, la più ricercata, che di giorno in giorno ha dato i suoi
frutti, portando a risultati a dir poco eccellenti
Dal 20 al 24 febbraio, le classi seconde e terze delle due scuole secondarie
(Fiscaglia e Ostellato) del nostro istituto hanno soggiornato sull’ altopiano di Asiago
(Vi) per quella che tradizionalmente viene definita la “settimana bianca”, ovvero un
viaggio sportivo, per conoscere il mondo della montagna e avvicinarsi agli sport
invernali.
Essendo la prima esperienza proposta dal nostro istituto, l’entusiasmo era alle stelle;
73 alunni e 8 docenti accompagnatori si sono avventurati in quella che si è rivelata
un’avventura indimenticabile. Il viaggio sportivo costituisce in realtà un autentico
momento di scuola, durante il quale gli studenti sono chiamati a mettere in pratica
quelle life skills che consentono loro di dare una risposta efficace a richieste e a
sfide diverse da quelle poste dall’ordinario quotidiano. La pratica dello sci a livello
scolastico offre sollecitazioni didattiche ed educative di indubbio valore, che
attribuiscono un ruolo di assoluto rilievo alle attività di educazione motoria, fisica e
sportiva nella crescita dei nostri ragazzi.
La “Settimana bianca”, oltre ad offrire la possibilità di sciare e vivere un’esperienza
particolarmente significativa sulla neve in un contesto naturale e coinvolgente,
permette di creare un clima sereno e di migliorare la comunicazione e le relazioni
interpersonali tra gli alunni rafforzando al tempo stesso tutte le forme di vita
partecipata e condivisa.
Il valore aggiunto di questa particolare esperienza risiede indubbiamente nella
riscoperta del piacere dello stare insieme, nel riuscire a controllare i timori generati
da situazioni motorie e ambientali nuove, nella capacità di autogestione. In una
parola sola, è cultura ed educazione alla convivenza nel senso ampio del termine.